LA VITA CICLICA DI TUTTE LE COSE
Parlare di ciclicità vuol dire parlare di Vita; ogni cosa vivente segue un ciclo evolutivo, naturale e biologico che ha un inizio e una fine.
Sono cicliche: le stagioni, il ritmo del sonno,la storia, la moda, le mestruazioni, le fasi della luna, il giorno e la notte, il nostro respiro e anche le nostre vacanze! e ad ogni ciclo c’è un cambiamento.
Ma cosa ha a che fare la ciclicità con Villa Monica?
Qui rispettiamo i ritmi della natura ed i tuoi.
Se tornerai a trovarci ci sono cose che troverai nei momenti ideali e che in altre occasioni non ti verranno proposte.
A maggio potresti trovare a colazione le fragole fresche ma sicuramente non succederà a novembre; in estate in giardino potrai percorrere il percorso di barefooting e camminare scalza ma non troverai la boule dell’acqua calda in camera per riscaldare i piedi come succede in inverno. Anche i nostri racconti cambiano con le stagioni, in primavera ti raccontiamo delle erbe detox e dei
sentieri del bosco, in estate parliamo volentieri del solstizio e ti indichiamo i migliori percorsi di mountain bike, in autunno ti consigliamo dove ascoltare il bramito del cervo e potrai ammirare la nostra edera che arrossisce; in inverno ti suggeriamo i percorsi più suggestivi con le ciaspole e ti proponiamo di scaldarti nella nostra tinozza vista monti.
Ogni stagione ha la sua ricchezza di cui godere e da cui trarre i benefici, e grazie alla ciclicità se ti perdi qualche occasione, sai che torna l’anno prossimo! Se comprendi e assecondi le energie dell’ambiente in cui vivi potrai farne buon uso invece che ignorarle o contrastarle.
LA RUOTA DELL’ANNO
La Ruota dell’Anno è una concezione del tempo e affonda le sue radici nella tradizione celtica e nord europea e suddivide l’anno in due metà, quella oscura e quella luminosa. Ogni cosa infatti origina dall’oscurità, dal buio: il seme che germoglia, l’embrione che si sviluppa, il giorno dalla mezzanotte, il ciclo lunare dal novilunio.
I momenti sacri erano 4 chiamati Feste del Fuoco attorno al quale ruotava la vita: il principio e la fine; Samhain (1 novembre), il Capodanno Celtico e al suo opposto Beltane (1 maggio) che segnava l’inizio dell’estate, Imbolc (1 febbraio) l’inizio della primavera e Lughnasadh (1 agosto) l’inizio dell’autunno. I solstizi e gli equinozi, detti anche sabba minori si trovavano a metà strada tra i giorni dei sabba maggiori, creando così una “ruota” composta da otto momenti. Le date degli equinozi e dei solstizi sono una convenzione, dal momento che la loro data astronomica è variabile. Questi spicchi sono un insieme di festività celebrate in Europa e servivano per mantenere l’essere umano in contatto ed equilibrio con le forze della Natura. Le genti di una volta vivevano in stretto contatto con la Terra e la Natura, loro dipendevano da questa. La osservavano, la conoscevano, ne conoscevano i messaggi.
La celebravano, la onoravano, creavano rituali di propiziazione e altro perché unico sostentamento per la loro vita. Quindi anche gli eventi naturali (calare e sorgere del sole, ciclo lunare, ciclo stagionale, eclissi) erano eventi divini. Col passare poi dei secoli e la diffusione del Cristianesimo, queste feste sono rimaste nella cultura popolare e agreste legate ai cicli di semina-coltivazione-raccolto, ma sovrascritte dal culto dominante La Ruota dell’Anno ai nostri tempi è utilizzata e riconosciuta da chi identifica la propria spiritualità come naturale e legata ai cicli della Terra, concependo lo scorrere del tempo come circolare, piuttosto che lineare. In questa visione, la vita è un susseguirsi di cicli che compiono un movimento a spirale, non si torna mai allo stesso punto ma in un punto sopraelevato (o sottostante).
Il tempo ciclico è un susseguirsi continuo di cicli di vita-morte-rinascita, concetto rappresentato dall’Ouroboros, il simbolo esoterico che rappresenta un serpente che morde la propria coda Oggi, anche se non abbiamo più bisogno di connetterci alla Natura per la sopravvivenza, possiamo comunque farlo per una crescita spirituale. Vivere seguendo i cicli naturali ci aiuta ad accettare l’impossibilità di controllarli e quindi facilitando il cambiamento e l’ascolto delle energie naturali a cui apparteniamo.
Celebrare la Ruota dell’Anno diventa così un modo per connettersi con il cambiamento nella propria vita. Attraverso l’osservazione i cicli naturali ci incoraggia ad accettare la vita nelle sue diverse sfumature. Nonostante la vita moderna è sempre più alienata dalla natura, portando a ritmi frenetici e obiettivi che spesso non abbiamo scelto non è difficile capire che, solamente rivolgersi alla natura, attraverso semplici passeggiate, può alleviare emozioni negative. La natura insegna e osservandola possiamo sviluppare consapevolezza dei nostri cicli interiori. La Ruota dell’Anno è uno strumento semplice ma potente per promuovere un cambiamento duraturo nel nostro stile di vita, invitandoci a riconoscere la nostra connessione con l’universo e non ad essere entità separate. Le otto festività della Ruota dell’Anno vengono celebrate all’inizio dello spicchio di riferimento, ma il nostro lavoro non sta nel evocare le energie del momento solo in una giornata, ma vivere ogni giorno in sintonia con i messaggi di quel periodo. E’ un ascolto continuo, di ciò che sta fuori ma anche di cio che sta dentro di noi. E come si fa a sentire il flusso dell’energia di una stagione? Osservando. Ascoltando. Accettando quello che arriva. Con costanza e fiducia e con il cuore aperto. Che cosa vedo di me in questa stagione? Come interagisco con questa stagione? Come la vivo? Quali messaggi mi vuole inviare? Sono disposta ad ascoltarli? Praticando l’ascolto di quello che c’è fuori, aumenta inevitabilmente l’amore per le piccole cose, per la foglia cade, per il vento che soffia, per la goccia di acqua che ci cade sul viso, per l’uccellino che si posa sul ramo. Solo allora ci sentiamo parte di qualcosa di enorme e tanto prezioso che non si può non amare. Riconoscendoci in tutto questo splendore, aumenta l’amore per noi stessi e ci accettiamo per come siamo.